E’ stata fissata al 14 marzo 2017 la data per lo svolgimento dell’Assemblea Generale elettiva per il rinnovo degli organi istituzionali dell’ARIS. La decisione è stata definitivamente assunta nell’ambito del Consiglio Nazionale del 22 novembre scorso. Nel corso della medesima seduta è stato anche approvato lo “Stralcio di Regolamento ARIS per l’elezione degli Organi istituzionali”, successivamente proposto e approvato dall’Assemblea Generale dell’Associazione ARIS, riunita a Roma nella stessa giornata. Per la priva volta all’ Assemblea, hanno partecipato anche alcuni rappresentanti di strutture in audio-conferenza.
In apertura dei lavori il presidente Mario Bonora ha ricordato i motivi che hanno convinto a presentare uno stralcio del regolamento - in particolare per ciò che riguarda l’elezione degli Organi Istituzionali – piuttosto che l’intero nuovo testo: si è ritenuto opportuno lasciare tale incombenza al nuovo Consiglio, che potrà anche provvedere ad una revisione integrale, mentre indubbiamente è stato necessario mettere mano alla fase preparatoria dell’elezione per dare inizio al percorso elettorale. Informa poi sulla commissione incaricata di elaborare le modifiche, presieduta dal dr. Pietro Nicolai al quale il Presidente ha poi lasciato la parola per illustrare le modifiche apportate.
Nicolai, ricordato che la commissione è la stessa che ha provveduto alla formulazione del nuovo Statuto, ha precisato che le modifiche apportate al vecchio regolamento, almeno per quanto riguarda la fase elettiva dei nuovi organi istituzionali, sono più formali che sostanziali e che non sono affatto vincolanti per il nuovo governo dell’ARIS, il quale potrà procedere ad una riformulazione, ad una riedizione ulteriore del regolamento e anche di questo stesso stralcio. In sostanza sono state confermate le procedure di votazioni così come avvenivano; è stato confermato il numero dei voti che spettano ad ogni associato in Assemblea generale elettiva: ogni associato ha diritto ad un voto, indipendentemente da chi è o a quale categoria appartenga; gli associati poi che hanno diritto a più voti sono quelli che superano i cento posti letto. E’ stato ribadito che il Presidente dell’ARIS deve essere un ecclesiastico, ossia un religioso, un sacerdote o una suora. Può partecipare ad essere eletto a Presidente dell’Associazione solo se in possesso dell’autorizzazione del suo Superiore maggiore. Senza l’autorizzazione del Superiore maggiore un ecclesiastico non può ricoprire la carica di Presidente dell’Associazione. Il Superiore maggiore può essere il Vescovo o il Superiore generale o il suo Superiore provinciale, dipende dalla propria appartenenza. Mentre invece per il Vice Presidente può essere eletto chiunque, perché come prevede il nuovo Statuto, il Vice Presidente - e tutte le altre cariche a seguire di Presidenti regionali o di Responsabili nazionali e di settore – può essere un dirigente delle strutture associate senza avere autorizzazioni particolari, se non quella ovviamente quanto meno del gradimento dei propri superiori istituzionali.
Nel dibattito che è seguito Monsignor Bazzari ha posto la questione della posizione dei Federati secondo quanto stabilito dal nuovo Statuto. Nicolai ha risposto precisando che la Commissione nell’elaborazione finale di questo stralcio di regolamento ha toccato questo punto. Il comma 2 dell’articolo 1 è molto chiaro: “L’elettorato attivo e passivo compete esclusivamente ai sensi dell’articolo 11 comma 5 dello Statuto ai rappresentanti delle istituzioni ed opere associate in regola con il pagamento delle quote associative al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di svolgimento dell’Assemblea generale elettiva.” Per cui se l’Assemblea generale elettiva sarà – come si prevede – a febbraio, marzo del 2017, parteciperanno all’Assemblea elettiva i soci che sono in regola con il pagamento delle quote associative al 31 dicembre 2016. Il segretario generale dr. Massimo Bufacchi ha poi aggiunto che in alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda le realtà in sofferenza, sono state concordate delle rateizzazioni sulle quote arretrate. È chiaro che le rateizzazioni restano: se è stabilito che qualcuno i contributi del 13 e del 14 li paghi entro il 18, quello vale; però è importante che la quota 2016 sia pagata entro il 31 dicembre, a meno che non sia stato fatto un accordo anche per la rateizzazione di questa.
Altra questione sollevata è stata quella sul quorum. Il dr. Bufacchi ha spiegato che se nel primo turno un candidato riporta la maggioranza assoluta viene eletto Presidente; se invece nel primo turno nessuno ha la maggioranza assoluta si escludono i candidati numero tre, quattro e cinque e si va al ballottaggio solo tra i due che hanno ottenuto più voti. Se nessuno di questi due riporta la maggioranza assoluta nella seconda votazione allora si va al terzo scrutinio e a questo punto si elegge chi prende più voti.
Al termine della breve discussione è stata chiesta l’approvazione dello stralcio del regolamento. L’approvazione è avvenuta all’unanimità dei presenti con alzata di mano e all’unanimità dei partecipanti in audio-conferenza con espressione verbale.