S’intitolerà "Fratelli tutti". Sarà la terza enciclica di papa Francesco dopo "Lumen Fidei" e "Laudato si'". Questa volta il testo papale sarà una riflessione sulla fratellanza e l'amicizia sociale al tempo del coronavirus. Francesco firmerà l’enciclica ad Assisi il prossimo 3 ottobre, dopo aver celebrato, alle ore 15, la Santa Messa in forma privata, cioè senza partecipazione di fedeli, sulla tomba del Poverello di Assisi. Sarà la quarta volta che Papa Bergoglio si reca a pregare nella città di San Francesco.
Il testo della sua nuova Enciclica è ancora chiaramente sotto embrago. Tuttavia per chi conosce un po’ Papa Francesco è possibile immaginare che, ad Assisi, firmerà un documento che fiderà tutti i fondamentalismi, tutti gli integralismi, tutti i suprematismi. Chiaramente si rivolgerà ai cattolici, ma certamente non saranno solo loro i destinatari del suo nuovo messaggio
Il Papa, del resto, da tempo usa ogni mezzo che ha disposizione per denunciare una economia ingiusta. Durante una delle sue ultime udienze generali aveva detto che viviamo in una economia malata, frutto di una crescita economica iniqua: "La pandemia ha infatti aggravato le disuguaglianze", aveva ripetuto subito dopo.Pochi giorni fa ha twittato: "L’economia è malata. Nel mondo di oggi, pochi ricchissimi possiedono più di tutto il resto dell’umanità. È un’ingiustizia che grida al cielo!".
Ed ora torna sull’argomento con una Enciclica che per la prima volta avrà un titolo in italiano anziché nel canonico latino. Ed è un ulteriore e significativo richiamo agli insegnamenti di San Francesco: “Fratelli tutti”, con il sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”, trae infatti spunto da uno dei rari scritti in lingua italiana di San Francesco: "Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce". (Ammonizioni, 6, 1: FF 155),