“Naturalmente la salute è un diritto ma anche un servizio laddove pubblico e privato possano collaborare sinergicamente con pari dignità nel Sistema Sanitario Nazionale in quanto entrambi rispondenti alle esigenze sanitarie dei cittadini”.
E’ quanto scaturisce dal convegno organizzato da ACOP, a cui l’Aris ha partecipato.
L’evento è stato arricchito dalla presenza di illustri ospiti che hanno convenuto sull’involuzione che il nostro Sistema Sanitario ha percorso dal 1978 a oggi. A tal proposito il dott. Michele Vietti, Presidente ACOP, ha fatto un quadro generale del panorama sanitario del nostro Paese che vede il sistema sanitario avvolto da una duplice veste, poiché se da una parte viene considerato ancora “un’eccellenza” in Europa, dall’altra inizia a mostrare le prime rughe della sua età. Forse il dato che ha pesato di più sulla schiena del SSN, che il Presidente Vietti ha definito come “culturale prima che ordinamentale”, è stato quello per cui la salute viene sempre più rappresentata come un costo piuttosto che come la risposta ad un diritto. “Il fatto che la salute si sia dovuta piegare alle ragioni dell’economia – ha dichiarato il Presidente Vietti - descrive uno scenario totalmente inedito, rispetto a quei principi propri della salute stessa”.
L’involuzione del nostro sistema sanitario implicherà dunque una rivitalizzazione del Sistema stesso attraverso l’impiego di risorse finalizzate al diritto alla salute e all’eliminazione dei limiti di spesa che bloccano l’attività del privato accreditato. L’immagine che ne esce è quella di una riforma di un SSN nell’ottica di un mix ormai divenuto inscindibile tra sanità pubblica e sanità privata accreditata.