Noi ci siamo. E’ questa la frase lanciata da Aris, Agespi, Anaste e Uneba in occasione del convegno in Senato sul Ddl Anziani, organizzato dall’ Onorevole Francesco Zaffini, a Roma. Una frase che rappresenta l’impegno delle quattro Associazioni, le quali chiedono il riconoscimento del ruolo che ricoprono nell’assicurare il continuum assistenziale dei servizi per gli anziani, ovunque se ne presenti la necessità.  Il Presidente Aris, Padre Virginio Bebber, ha sottolineato l’importanza del momento definendolo come “storico” in quanto l’Italia sarà il primo paese che avrà una legge dedicata all’assistenza della fragilità umana.

“Per noi dell’ARIS – ha detto il Presidente - l’attenzione e la vicinanza nei confronti della persona anziana è parte integrante della nostra identità. Una lunga vita – così insegna la Scrittura e come spesso ci ricorda Papa Francesco – è una benedizione, e i vecchi non sono reietti dai quali prendere le distanze, bensì segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce vita in abbondanza”.

La vecchiaia è un tempo speciale per sciogliere il futuro dall’illusione tecnocratica di una sopravvivenza biologica e robotica. L’uomo ha bisogno dell’uomo dall’inizio alla fine della sua vicenda terrena. E questo è tanto più vero quanto più arriva il momento della fragilità. Dunque ben vengano – ha proseguito il Presidente Bebber -  tutte le soluzioni futuristiche ma mai manchi quello che il nostro fondatore San Camillo raccomandava sempre ai suoi confratelli che si chinavano sui letti carichi di dolore: “Mettete più cuore in quelle mani”.

Ecco io credo – ha sottolineato il Presidente Aris - che nell’affrontare questa grande tematica dovremo metterci più cuore. Dovremo mettere al centro di ogni nostro progetto la persona anziana della quale ci prendiamo cura, tralasciando interessi di parte, convincimenti a prescindere, posizioni ideologiche o politiche che siano. Pensare solo a ciò che rende la vita che ci resta da vivere non tanto più lunga quanto piuttosto più dignitosa e vivibile salvaguardando la persona anziana da un purtroppo oggi prevedibile isolamento sociale ma al tempo stesso assicurandogli la costante presenza di qualcuno che possa prendersi cura di lui nei momenti del bisogno soprattutto in condizioni di non autosufficienza e pluripatologie.

Costruire – ha concluso Padre Bebber -  una rete di solidarietà e pronti ad ogni forma di collaborazione tra noi e tra pubblico e privato: noi ci siamo”.

Ed è proprio questo in quest’ottica – ha spiegato il Senatore Zaffini - che è stato scritto e presentato il disegno di legge n. 205 "Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane". Il testo avanza infatti delle proposte che non si limitano solo alla presa in carico di queste persone sotto il profilo clinico ma punta anche sulle esigenze sociali, territoriali e persino sportive. L’obbiettivo sarà quindi quello di rimettere l’anziano “al centro” della propria vita e di renderlo libero di prendere quelle decisioni che riguardano il proprio destino, in termini di un invecchiamento attivo.

Per quanto riguarda l’operatività del Ddl, licenziato in prima lettura e a grande maggioranza dall’Aula del Senato, bisognerà attendere l'esame della Camera dei Deputati. Nel prossimo mese di aprile si lavorerà alla stesura dei decreti attuativi.

 

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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