Gianluca Giuliano è stato confermato Segretario Nazionale dell’Unione Generale del Lavoro Salute. La riconferma di Giuliano è avvenuta al termine del V Congresso Nazionale di UGL Salute, che ha avuto luogo a Pomezia nei giorni 5-6 ottobre scorsi. “Costruire la sanità del futuro” è stato il tema del dibattito per i due giorni dei lavori, ai quali hanno partecipato rappresentanti del mondo politico e istituzionale, di quello religioso - rappresentato dall’ ARIS -, degli ordini professionali, delle parti datoriali e di quelle sindacali. Presenti anche circa 120 delegati della sezione Salute dell’Unione, provenienti da tutta Italia. Tra gli intervenuti il Ministro della Sanità Orazio Schillaci, il Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti, il Rettore dell’Università Anglo - Cattolica San Paolo Apostolo, Monsignor Mauro Contili, il Senatore Ignazio Zullo, l’Assessore della Regione Lazio Fabrizio Ghera. Il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha inviato un messaggio ai partecipanti. Hanno preso la parola anche rappresentanti confederali, regionali e territoriali della UGL Salute.
Nella sua relazione inaugurale il neo rieletto segretario Giuliano ha posto l’accento sul fenomeno della “frammentazione contrattuale” in sanità, una situazione che dà luogo alla distinzione tra lavoratori di serie A e serie B, soprattutto da un punto di vista delle retribuzioni, tra operatori sanitari. Proprio in quest’ottica Giuliano ha portato come esempio la buona volontà dimostrata dall’Aris, ringraziando pubblicamente il Presidente Virginio Bebber per l’accordo raggiunto in piena emergenza Covid, sottoscrivendo come ARIS, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della sanità privata. “Un accordo – ha detto il Segretario – trovato dopo 14 anni, che ha restituito dignità ad un esercito di oltre centomila lavoratori”.
Giuliano ha poi avanzato alcune proposte per frenare l’emorragia di personale che sta svuotando le strutture. “Le professioni sanitarie – ha detto - per tornare ad essere attrattive meritano attenzioni e gratificazioni. Per questo torniamo a chiedere, certi della bontà della proposta, un’aliquota unica del 10% sugli interi emolumenti in busta paga per tutti gli operatori. Sarebbe finalmente il segno tangibile di riconoscenza per il loro servizio alla nazione ma anche l’incentivo per i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro perché scelgano, per il loro futuro, le professioni sanitarie”.
Al termine dei lavori della prima giornata è intervenuto il Segretario generale della UGL Francesco Paolo Capone. (r.a.)