Nessuna differenza tra pubblico e privato accreditato, ma solo tra quello che funziona e quello che non funziona e se vale la pena pagarlo o meno. La differenza è quindi nella qualità del servizio reso ai cittadini in modo capillare sul territorio e nella capacità di rispondere a dei requisiti nazionali, chiunque sia l’erogatore”. Parla della sanità privata accreditata il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e dice chiaramente quello che pensa. Così ha fatto durante la celebrazione del cinquantesimo dell'AIOP.

“La sanità privata è all’interno del Sistema sanitario nazionale – ha spiegato – è assolutamente integrata, il 30% dei posti letto sono privati e il 40% delle strutture sanitarie sono del privato. Quando un ospedale è convenzionato, il concetto stesso di pubblico e privato cambia perché il servizio che viene reso al cittadino è pubblico. Quindi, sempre di più dobbiamo andare verso regole certe e chiare per tutti, con controlli per tutti e uguali elementi di valutazione che permettano ai due sistemi di essere integrati. Perché la differenza non è tra ciò che è pubblico e ciò che è privato, ma tra quello che funziona e quello che non funziona. Il privato non è un nemico come spesso è stato visto da quanti hanno creato negli anni una contrapposizione che non serve al sistema. Chi deve essere tutelato è il paziente”.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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