Rendere testimonianza alla dignità umana presente fin dal concepimento in ognuno di noi.
E’ in sintesi l’obiettivo della iniziativa “Uno di Noi, per la vita e la dignità dell’uomo”, portata avanti dalla Federazione europea dei Movimenti pro-life, al fine di sensibilizzare i vertici delle Istituzioni comunitarie su un tema così importante e attuale.
Nel novembre 2013 circa 2 milioni di cittadini europei firmano una petizione, diretta alla Commissione UE, nella quale si chiede la cessazione dei finanziamenti per la distruzione di embrioni umani e l’impegno, assicurato da norme apposite, a non erogare in futuro fondi a tal fine. Il 27 maggio del 2014 la Commissione Europea decide di non dar seguito alla richiesta. In risposta questa posizione dei vertici europei, nel settembre dello stesso anno nasce la Federazione europea dei Movimenti pro-life. Il 12 marzo 2016 a Parigi, con una grande manifestazione, si avvia la seconda fase dell’iniziativa, interpellando coloro che hanno competenze specifiche e responsabilità riguardo alla vita umana nascente, siano essi medici, scienziati, giuristi, politici.
Questa in breve la storia della campagna “Uno di Noi”, attualmente impegnata nella sottoscrizione di una petizione-testimonianza, da presentare in sede europea il 10 Dicembre 2016, anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che vede l’adesione di esperti, a favore del diritto alla vita umana, considerata tale sin dal suo concepimento.
L’intento è quello di porre all’attenzione dei vertici dell’Europa i pareri autorevoli di coloro che, in ragione di una provata esperienza professionale, intendono risvegliare la cultura del vecchio continente, affermando che è vero, dal punto di vista scientifico, che l’embrione umano è uno di noi sin dal concepimento, è giusto, da un punto di vista giuridico, che sia trattato come uno di noi, è doveroso, da un punto di vista politico, tener conto che l’embrione umano è uno di noi.