Con uno stanziamento di 800 milioni di euro i nuovi Lea sono quasi giunti al traguardo. La Conferenza delle Regioni ha dato il via libera, ora si aspetta l’approvazione del Mef.
Il provvedimento, il cui testo è stato recentemente reso noto dal ministro della Salute Lorenzin, sostituisce quello precedente del 2001 e definisce in modo più dettagliato le attività, (ha infatti carattere “costitutivo” come dichiarato direttamente dal ministero) i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale.
Con un impatto di aggiornamento pari a 771,8 milioni di euro l’anno, i nuovi Lea prevedono più prestazioni, ma anche tagli a quelle vecchie. Tra le novità, entrano nelle liste delle prestazioni erogate ai cittadini l’epidurale, i trattamenti per la fecondazione assistita omologa ed eterologa, le cure per l’endometriosi, l’autismo, e la ludopatia, i trattamenti per alcune malattie croniche, le indagini diagnostiche per la celiachia. E ancora le terapie per oltre 100 nuove malattie rare, l’adroterapia oncologica. Inseriti anche nuovi ausili protesici, compresi quelli per la comunicazione dei malati di Sla, e il nuovo Piano vaccinale 2014-2016.
Il ministro Lorenzin è apparsa particolarmente soddisfatta, definendo l’approvazione del provvedimento “un grande giorno per la Sanità italiana”; dal canto loro le Regioni hanno dato la loro approvazione, riservandosi di verificare i costi reali entro l’anno e di chiedere eventualmente maggiori risorse nella nuova legge di stabilità.
“Abbiamo raggiunto l’accordo all’unanimità – ha dichiarato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni – rassicuriamo quindi le Regioni per quel che riguarda le risorse per il 2016. Ora va fatta una valutazione in sede tecnica per capire quel che potrà servire per il 2017”.