Effettuare consulti medici che aiutino a valutare eventuali rischi di malattie prima di mettersi in viaggio, è quanto consigliano gli esperti dell’Università dell’Alabama e di Harvard in una review pubblicata dal New England Journal of Medicine.
Un turista su quattro rientra dalle vacanze “accompagnato” da qualche patologia di lieve entità come diarrea del viaggiatore, infezioni delle prime vie aeree, problemi cutanei. A questi si aggiungono coloro che in viaggio contraggono malattie anche gravi, che avrebbero potuto evitare con una profilassi mirata e specifici accorgimenti. Da proteggere in modo particolare bambini, donne in gravidanza, soggetti immunodepressi, ma è buona prassi per tutti effettuare controlli medici che possano valutare i rischi di infezioni e altri disturbi, per poter viaggiare in sicurezza.
A seconda della destinazione prevista può essere consigliato l’uso di presidi farmacologici, vaccinazioni, chemioprofilassi; questa valutazione deve essere fatta tenendo conto della distribuzione geografica e della stagionalità delle malattie.
A questo si aggiungono i consigli alimentari su quello che è opportuno bere e mangiare quando si è fuori casa, specie in Paesi con abitudini e climi molto differenti dal nostro, e come orientarsi per usufruire di un’assistenza medica qualificata.