“Il tempo delle cure palliative” è il titolo del XXIII Congresso Nazionale Cure Palliative, in programma a Roma dal 16 al 19 novembre 2016, presso il centro congressi dell’Ergife Palace Hotel. Il tema dell’incontro congressuale è di particolare attualità in una società che vede un continuo aumento dell’età media, e il conseguente sviluppo di particolari patologie correlate. Secondo l’OMS, attualmente sono più di 40 milioni le persone richiedono cure palliative ogni anno, a causa dell’invecchiamento della popolazione. Dati confermati dall’ultimo Rapporto Sanità - edito dal Consorzio Universitario per la Ricerca Economica Applicata in Sanità, promosso dall’Università “Tor Vergata” di Roma - secondo cui nei prossimi 50 anni in media Europa, la popolazione over 75 passerà da 31,5 milioni a 60,7 milioni, con un incremento del 92%.
All’evento partecipa la Fondazione Sanità e Ricerca, che opera nel settore delle cure palliative, con assistenza domiciliare e in hospice,  si occupa del trattamento di patologie quali l’Alzheimer e altre demenze, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. “In Italia ci sono 340 mila persone che necessitano di cure palliative ogni anno –afferma Italo Penco, Direttore sanitario della Fondazione Sanità e Ricerca - Dal 2006 al 2015 il numero di hospice è passato da 105 del 2006 a 239 del 2015 (+ 128%) con un incremento dei posti letto del 113% (da 1.229 unità a 2.618). Il numero dei decessi in ospedale con diagnosi primaria o secondaria di neoplasia è tuttavia ancora troppo elevato, con molta disomogeneità interregionale”.
“A causa dell’aumento dell’aspettativa di vita – continua - un numero sempre maggiore di persone affette da numerose patologie cronico degenerative comuni nelle età più avanzate (cardiache, respiratorie, cerebrovascolari) avranno bisogno di cure palliative, con la conseguente necessità di una riprogrammazione delle reti regionali di cure palliative, strutturate prevalentemente per pazienti oncologici”. “In questa direzione – prosegue Penco - la Regione Lazio, con l’ultimo decreto commissariale del 24 ottobre 2016 ha appena ridefinito il fabbisogno regionale riferito a pazienti con malattie non oncologiche, riorganizzando e potenziando il servizio e aumentando il numero di posti in regime di hospice (+ 104) e domiciliare (+ 2.000). Un passo importante per garantire l’accesso alle cure palliative nel fine vita anche ai malati non oncologici, nel rispetto del ‘principio di equità’, sancito dalla legge 38/2010”.

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