La sanità italiana è ancora divisa in tre ‘tronconi’. I Servizi Sanitari di Veneto, Trento, Toscana e Piemonte nell’area dell’”eccellenza”. La Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Molise, Puglia, Calabria, Campania nell’area “critica”. Mentre Friuli Venezia Giulia, P.A. di Bolzano, Lombardia, Basilicata, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Lazio si posizionano in un’area di performance “intermedia”. Queste le risultanze della IV edizione del ranking dei SSR, elaborata nell’ambito del progetto “Una misura di performance dei Servizi Sanitari Regionali”, condotta dal C.R.E.A. Sanità - Università di Roma Tor Vergata (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) presentato nei giorni scorsi a Roma. Il progetto, giunto quest’anno alla sua quarta annualità, ha come obiettivo quello di contribuire alla valutazione della performance dei servizi sanitari regionali e, parallelamente, anche allo sviluppo di metodologie di valutazione innovative, utilizzando un approccio multi-dimensionale e multi-prospettiva, ovvero che “media” le valutazioni di diversi stakeholder del sistema sanitario; attualmente il panel degli stakeholder conta 83 rappresentanti delle categorie: ‘Utenti’, ‘Management aziendale’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Istituzioni’ e ‘Industria medicale’. Le dimensioni prese in considerazioni sono quella degli Esiti, dell’Appropriatezza, Economico-Finanziaria e Sociale. Il rapporto evidenzia come dai risultati di questa quarta edizione del progetto (anno 2016) si conferma come: • esistono differenze significative di valutazione dipendenti dalle prospettive dei diversi stakeholder • il valore attribuito ai livelli degli indicatori non varia necessariamente in modo lineare, dimostrando una articolazione dei giudizi basata sullo specifico portato informativo dei singoli indicatori • si aggiunge che emerge come i partecipanti all’esperimento considerino anche i risultati migliori già raggiunti, non ancora ottimali • il contributo che le varie Dimensioni di analisi danno alla Performance sono difformi sebbene progressivamente convergenti nel tempo; e, di nuovo, risultano dipendenti dalle preferenze di cui i diversi stakeholder sono portatori.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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