Promuovere la salute pubblica e sradicare la povertà: questo il fulcro della nona Conferenza Mondiale sulla Promozione della Salute, in svolgimento a Shanghai dal 21 al 24 novembre 2016.
E ancora, informazione e prevenzione, cure accessibili a tutti, più tasse sui prodotti non salutari, città ecosostenibili, tutto questo per educare i cittadini a tenere sotto controllo il proprio stato di salute, preferendo uno stile di vita più salubre. Una vera e propria “alfabetizzazione sanitaria”, che potrà essere diffusa grazie all’utilizzo di tecnologie digitali.
Per l’occasione è stata redatta la “Dichiarazione di Shanghai”, i cui obiettivi rientrano in quelli contenuti nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Organizzato dall’OMS, in collaborazione con la Commissione Salute cinese, l’evento vede la presenza di oltre 1000 personalità politiche, 40 ministri della Salute e di altri dicasteri, oltre 100 sindaci di grandi città, e numerosi esperti provenienti da tutto il mondo.
“Le misure legislative e fiscali – ha dichiarato in una nota Margaret Chan, direttore generale dell’OMS – sono tra gli interventi più efficaci che i governi, sia nazionali che locali, possono adottare per promuovere la salute dei loro cittadini”.
“Possono controllare la vendita del tabacco – continua la nota - così come hanno la possibilità di tassare le bevande zuccherate e tutti quei prodotti ritenuti non salutari. Hanno anche il potere di offrire un’aria più pulita”.
L’impegno preso dai 100 primi cittadini presenti alla Conferenza è infatti quello di migliorare la gestione delle loro città, tutelando la salute dei cittadini e promuovendo campagne di informazione capillare nei luoghi di lavoro e nelle scuole.