Ha una copertura del 100% il nuovo vaccino contro il virus Ebola. L’epidemia, che nel triennio 2013-2016 ha provocato oltre 11mila decessi, potrebbe non seminare più terrore grazie all’ rVSV-ZEBOV, un vaccino sperimentato in Guinea nel 2015, attraverso uno studio condotto su circa 12mila persone.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati recentemente su Lancet, è stata condotta con il metodo dei “centri concentrici”: per ogni nuovo caso venivano identificati i soggetti venuti a contatto nelle 3 settimane precedenti. Si è giunti così alla formazione di “anelli”, 117 in tutto, di circa 80 persone.  Di questi, a 5.837 adulti il vaccino è stato somministrato subito, tramite il consenso informato, ad altri dopo 3 settimane.

Tra le persone vaccinate immediatamente non è stato registrato nessun nuovo caso, mentre 23 tra i soggetti ai quali la somministrazione è avvenuta più tardi, hanno contratto l’infezione.

A questa prima fase, dopo la pubblicazione dei primi dati, ne è seguita una seconda, nella quale il vaccino è stato somministrato anche ai bambini di età superiore ai 6 anni.

Allo studio, che terminerà alla fine del 2017, quando dovrebbero essere pronte tutte le autorizzazioni necessarie, hanno contribuito l’OMS, il ministero della Salute della Guinea, l’Istituto norvegese di sanità pubblica, insieme ad altri prestigiosi partner internazionali.

Nel frattempo la Merck, l’azienda farmaceutica che ha messo a punto il presidio, si è impegnata a fornire 300 mila dosi per le emergenze.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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