I bambini che soffrono di enuresi notturna sono più esposti a problemi comportamentali.

Ad affermarlo, uno studio condotto dall’Università di Catania su 400 soggetti in età pediatrica.

La ricerca ha coinvolto 200 bambini con enuresi monosintomatica primaria, ricoverati nel reparto di neuropsichiatria dell’università siciliana, e 200 soggetti di controllo sani, senza disturbi neurologici, reclutati nelle scuole.

Nel primo gruppo preso in esame, 138 presentavano una storia familiare di enuresi notturna, nel secondo 24.  I bambini affetti da questi disturbo, inoltre, nei test sui sintomi relativi ad affettività ed ansia, raggiungevano, rispetto al gruppo di controllo, dei punteggi più elevati, così come più elevati erano i tassi di disturbi ossessivo-compulsivi e tic più gravi.

“I nostri risultati – ha spiegato Renata Rizzo, del reparto di Psichiatria Infantile e Adolescenziale dell’Università di Catania – sono in linea con le linee guida di consenso sulla pratica per la gestione dell’enuresi, e i medici non dovrebbero sottovalutare gli effetti dell’enuresi sullo sviluppo psicosociale”.

“La presenza contemporanea di enuresi e di alcuni disturbi afferenti allo sviluppo neurologico – ha continuato - è ben nota. In un recente studio, l’ADHD è stato riscontrato nel 30-40% dei bambini con enuresi, rispetto al 6-10% della popolazione generale”.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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