Dimagrire sì, ma con criterio e in sicurezza. E contro l’uso di sostanze dimagranti ritenute pericolose per la salute è sceso in campo il Ministero, mettendo al bando 40 principi attivi per le preparazioni galeniche a scopo dimagrante.
Il decreto, pubblicato recentemente in Gazzetta Ufficiale, vieta ai farmacisti l’utilizzo di queste sostanze per le preparazioni galeniche, e ai medici ne preclude la prescrizione.
Questi 40 principi attivi si aggiungono agli atri 10 già vietati dal Ministero nel 2015. La restrizione include anche, a scopo cautelativo, quelle preparazioni magistrali che contengono sostanze già impiegate, per le quali però non esistono studi resi noti su riviste scientifiche internazionali, che ne dimostrino la sicurezza in associazione.
Nell’elenco figurano tra le altre anche caffeina, tè verde, finocchio, aloe e rabarbaro. Immediata la reazione della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, che ha chiesto un confronto con il Ministero, l’ISS e l’AIFA, e dell’Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) che, attraverso il suo presidente, Eugenio Leopardi, ha espresso rammarico per un decreto ministeriale che “vieta al farmacista di esercitare appieno la sua professione”.