Ha avuto il via libera all’unanimità della Conferenza Stato Regioni il testo dell’Accordo che riordina «La formazione continua nel settore salute» trasmesso il 1° febbraio scorso, con l’unica modifica all’articolo 39 sull’attività formativa all'estero presentata dalla Provincia Autonoma di Bolzano che estende la disciplina agli Stati dell'area culturale tedesca. Il provvedimento ristruttura la materia all'insegna di una sostanziale sburocratizzazione delle procedure e di una maggiore organicità. Con un duplice obiettivo: semplificare l'attività di professionisti e provider e rendere la stessa offerta formativa più mirata e adeguata a un'effettiva crescita professionale dell'operatore. Tra gli obiettivi anche quello di assicurare un uniforme miglioramento qualitativo dell'assistenza e della formazione continua su tutto il territorio nazionale. Con una chiara ripartizione delle competenze: la governance del sistema, con la determinazione degli standard minimi di qualità, è prerogativa della Commissione nazionale, che dovrà mettere fissare le regole nel «Manuale nazionale di accreditamento per l'erogazione di eventi Ecm», un documento a cui gli esperti stanno già lavorando e che sarebbe a buon punto. A vigilare sull’assolvimento degli obblighi formativi e ad attestare il numero di crediti effettivamente maturati e registrati sono gli ordini, i collegi, le federazioni nazionali e le associazioni professionali. La Commissione nazionale si avvale dell’anagrafe nazionale Cogeaps per i professionisti sanitari che svolgono professioni sanitarie regolamentate ma non ordinate e non iscritti ad associazioni. (Per saperne di più consultare il testo nella sezione documentazione di questo sito).
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OK della Conferenza stato regioni alla formazione continua in sanità
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