Un Polo unico per la medicina fiscale che farà capo all’Inps e permetterà di rafforzare l’efficacia degli accertamenti sia nel settore privato che in quello pubblico, quest’ultimo oggi affidato alle Asl.
E’ quanto contenuto nei decreti legislativi sulla Pubblica Amministrazione, applicativi della legge delega 124 del 2015 (riforma Madia). I suddetti decreti sono attesi al vaglio del Consiglio dei Ministri a metà febbraio.
La banca dati gestita dall’Inps, a cui andranno risorse e competenze in materia, permetterà di effettuare verifiche mirate e di adottare nuovi criteri attraverso i quali svolgere i controlli sulle malattie. Tra questi l’armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità nelle quali è d’obbligo la presenza al domicilio (attualmente il settore privato prevede 4 ore giornaliere, che salgono a 7 per il pubblico) e la possibilità di verifiche ripetute.
Garantita la continuità professionale ai 1.300 camici bianchi iscritti nelle liste speciali per le visite fiscali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i medici deputati agli accertamenti, questo per garantire una maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva.