Pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la nuova Scheda di Dimissione Ospedaliera è ormai operativa.
Rispetto a quello precedente, datato 2000, il nuovo decreto ministeriale prevede un aumento delle informazioni raccolte relative ad ogni ricovero ospedaliero e intensifica la cadenza (da trimestrale e mensile) dell’invio dei dati da parte delle Regioni.
Tra le novità introdotte, le informazioni sul livello di istruzione del paziente, la data di prenotazione della prestazione, i trasferimenti da un ospedale all’altro, l’identificativo del chirurgo e dell’anestesista, la check della sala operatoria, la rilevazione del dolore e molto altro ancora.
Le innovazioni sono finalizzate a migliorare le rilevazioni epidemiologiche, adeguandosi inoltre alla normativa UE sull’assistenza sanitaria transfrontaliera. La nuova SDO, infatti, dovrà aggiornare il contenuto informativo della scheda secondo le “esigenze di monitoraggio, valutazione e pianificazione della programmazione sanitaria, anche in considerazione degli orientamenti definiti dalla normativa dell’Unione Europea”.
La Scheda di Dimissione Ospedaliera, fa sapere il ministero della Salute, permetterà di migliorare il monitoraggio dell’assistenza sanitaria del “percorso nascita”, fornirà informazioni sulle reali condizioni dei pazienti per valutare l’appropriatezza delle prestazioni erogate, consentirà di monitorare il rispetto degli standard dei volumi di attività chirurgica per unità operativa e per operatore, fornirà la possibilità di stimare in modo accurato gli esiti degli interventi sanitari e gli indicatori di qualità dell’assistenza erogata.