In Italia le risorse destinate alla spesa sanitaria sono esattamente la metà di quelle tedesche e il 20 % di quelle utilizzate dalla Francia. A ciò corrisponde un maggior numero di medici a disposizione dei cittadini tedeschi e francesi, per restare nell'esempio, ed un maggior numero di letti. Lo si evince dalla relazione della Corte dei Conti tenuta dal presidente  Arturo Martucci di Scarfizzi, durante la la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2017 della magistratura contabile.

 Dalla relazione è anche emerso che oltre la metà dei giudizi di mala gestio definiti hanno riguardato agenti pubblici di Enti territoriali e sanitari. Un dato di fatto che conferma che “per gestire la cosa pubblica la rettitudine è un requisito indefettibile, ma non sufficiente, poiché deve coniugarsi con competenza e capacità professionale per dar corpo alla diligenza richiesta". Nella relazione del presidente Scarfizzi sull'attività della Corte nel 2016 vengono anche segnalate, sui dati del 2015, "tensioni" sul fronte della spesa sanitaria, che non mutano il rilievo del contributo del settore al risanamento: una flessione che tra il 2009 e il 2013 è stata di 1,6 punti all’anno in termini reali. "Si è ampliato così il divario con gli altri Paesi in termini di risorse destinate alla spesa sanitaria: gli importi sono oggi inferiori della metà a quelli tedeschi e del 20 per cento a quelli francesi. Non dissimile la numerosità del personale medico, mentre si amplia il distacco in termini di posti letto, sensibilmente inferiori in Italia. Positivo è il confronto in termini di utilizzo delle strutture e contenimento degli interventi inappropriati (ma con evidenti margini per un recupero ulteriore) e sono elevate le dotazioni tecnologiche".

Promossi i Piani di rientro il cui successo risulta "evidente". "Consistenti 'output gap' sanitari dimostrano, tuttavia, quanto sia urgente destinare ad un adeguamento dell’offerta le risorse ottenibili dal riassorbimento di inefficienza ed eccesso di costi ancora presenti. Il recupero di efficienza nella spesa non riguarda solo le regioni in Piano di rientro; di qui, l’importanza di efficaci meccanismi di controllo della spesa e di un più appropriato utilizzo delle strutture e risorse pubbliche per consentire una risposta adeguata alle esigenze di un sistema che si deve confrontare con nuove opportunità di cura e esigenze crescenti di una popolazione tra le più longeve", si sottolinea nella relazione.

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