Una struttura sanitaria su due (49%) in Italia non rispetta i volumi minimi di attività fissati dal ministero della Salute per il trattamento degli infarti. Solo il 51% raggiunge infatti i 100 casi l'anno di infarto miocardico acuto di primo ricovero. Il dato emerge da un'indagine di Doveecomemicuro.it, motore di ricerca che raccoglie i dati di oltre 2.000 tra strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate e territoriali. Secondo questi dati, la mortalità a 30 giorni, spiegano gli autori della ricerca,  si riduce all'aumentare dei volumi di attività ovvero, nell'ambito cardiovascolare, maggiore è il numero di ricoveri per infarto miocardico acuto o di interventi di bypass aorto-coronarico che una struttura esegue  più alto è il grado di esperienza e la qualità dell'assistenza offerta.

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