Nessun distinguo o trattamento particolare verrà riconosciuto alle strutture sanitarie private convenzionate. Lo ha stabilito l'Aula bocciando un emendamento centrista che mirava a consentire alle "istituzioni sanitarie private" di poter essere "esonerate da applicazioni non rispondenti alla carta dei valori su cui fondano i propri servizi". Ecco la risposta della Camera dei Deputati alla richiesta di libertà di coscienza ( che è pur sempre una libertà  tra quelle che dovrebbero essere garantite e protette dalla Costituzione di un Paese che si dice democratico)  avanzata dalle strutture sanitarie  religiose associate nell'ARIS. Il confronto prosegue nell'attesa delle decisioni del Senato.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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