Nei primi dieci giorni della campagna 2017, il sito delle Entrate ha registrato più di 800mila accessi alla sezione «Spese sanitarie» della dichiarazione dei redditi precompilata. Se si pensa che gli accessi totali tra il 18 e il 28 aprile sono stati 1,2 milioni, si capisce quanto sia importante il tema delle spese mediche. D’altra parte, il rigo E1 del modello 730 - quello che ospita per l'appunto gli oneri sanitari detraibili - è uno dei più importanti in termini di utilizzo e valori complessivi, e l'anno scorso è stato compilato in sei dichiarazioni su dieci. Chi ha deciso di presentare la dichiarazione dei redditi con il fai-da-te direttamente sul sito delle Entrate (ma anche chi vuole fare una verifica preliminare prima di decidere se affidarsi a un intermediario abilitato) deve innanzitutto consultare il dettaglio delle spese sanitarie partendo dalla sezione «Visualizza i dati» del sito dedicato alla precompilata. Da qui potrà controllare quali spese detraibili il fisco ha già utilizzato per predisporre la dichiarazione. Ne sono state inserite, in tutto, per 29 miliardi di euro. Ci sono innanzitutto gli scontrini farmaceutici, compresi quelli per i farmaci da banco, che l'anno scorso mancavano, e quelli per acquisti di medicinali detraibili effettuati nelle parafarmacie. Poi ci sono le somme pagate per ticket sanitari, visite mediche specialistiche e acquisto di dispositivi medici (anche gli occhiali e le lenti a contatto appaiono sotto questa dicitura). Una volta visionate le singole voci, bisogna verificare se il totale delle spese riportate nel sito corrisponde a quello che appare nel modello dichiarativo precompilato in formato .pdf: l'importo di solito combacia, ma sono segnalati anche alcune discrepanze (attenzione: se ci sono figli a carico, bisogna verificare se sono state caricate anche pro quota le spese a loro riferibili). Dopodiché, bisogna riscontrare queste cifre con gli scontrini, le ricevute e gli altri giustificativi in possesso del contribuente. Buona caccia agli scontrini dunque!