Combattere le epidemie più pericolose si può: basta affrontarle laddove si sviluppano i focolai. Sembrerebbe l'uovo di Colombo, ma il disinteresse dei Paesi ricchi nei confronti dei Paesi Poveri lo fa apparire come il segretodi Pulcinella. La riflessione nasce dal rapporto del Big Data Program alla Rutgers University del New Jersey. Secondo gli esperti, molte nazioni in via di sviluppo starebbero cercando di organizzare e analizzare grandi e varie serie di dati per contrastare la povertà e le malattie. Paesi come il Kenya e l’India, per esempio, starebbero raccogliendo dati sui modelli meteorologici e per prevedere variazioni climatiche e aiutare gli agricoltori ad adattare le pratiche agricole, al fine di aumentare i rendimenti delle colture e contrastare la fame nel mondo. In Africa occidentale, invece, gli Stati stanno cercando di raccogliere dati sulla passata epidemia di Ebola, per cercare di individuare come e dove potrebbe accendersi un nuovo focolaio dell’infezione.

 

“Molti di questi Paesi, però, non hanno dispositivi avanzati per raccogliere, archiviare e analizzare i dati”, ha dichiarato Szyarto, responsabile di Big data. Secondo l’esperto ci sarebbero stati alcuni sforzi da parte dei governi occidentali e di aziende come Microsoft, Amazon, Facebook e Google, per sostenere lo sviluppo di programmi di acquisizione e analisi dei dati nelle nazioni più povere. La Cina sta sfruttando i big data per affrontare problemi come carenze idriche, bisogni di alloggi e occupazione. Mentre in paesi come Tanzania, Nepal e Filippine, i dati sono stati utilizzati per analizzare i rischi di alluvioni, terremoti e tsunami, in modo da rafforzare la preparazione a eventuali catastrofi. Ma molto di più dovrebbe essere fatto per la prevenzione. “Molti paesi in via di sviluppo non hanno le conoscenze necessarie a guidare un programma a valore aggiunto sull’utilizzo di grandi dati – conclude Szyarto -. Migliorare le capacità di questi Paesi inizia con la comunicazione del valore di sfruttare i dati creati, raccolti e analizzati da parte dei Paesi sviluppati per intervenire efficacemente”. Ma se mancano profitti....

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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