Firmata a Mosca la dichiarazione di Ashgabat, con la quale gli ultimi 10 Paesi dell’Asia Centrale e del Caucaso, nei quali la malaria risulta ancora endemica, hanno confermato il loro impegno a prevenire la malattia. Tra il 2010 e il 2015, l'incidenza della malaria tra le popolazioni a rischio è diminuita del 21% a livello mondiale, e i tassi di mortalità hanno registrato un decremento apri al 29% tra tutte le fasce d'età, e al 35% tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Mentre in Europa la malattia sta per essere definitivamente sconfitta, la regione africana dell'Oms, invece, nel 2015 ha registrato il 90% dei casi e il 92% delle morti dovute a questa patologia.
Per arginare definitivamente la malattia, Armenia, Azerbaigian, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Federazione russa, Tagikistan, Turchia, Turkmenistan e Uzbekistan, hanno siglato un accordo che integra e supera la dichiarazione di Tashkent del 2005, firmata dallo stesso gruppo di Paesi, che ha fornito quelle linee guida che hanno aiutato i Paesi europei interessati a ridurre i casi di malaria da 90.721 nel 1995 a zero nel 2015.
La nuova dichiarazione di Ashgabat descrive l'impegno a controllare l'importazione di malaria, impedire il ripristino della trasmissione locale e contenere rapidamente qualsiasi rinascita della malattia. Fintanto che la malaria continua a circolare globalmente, le persone che viaggiano da e verso paesi endemici della malaria possono importare la malattia in Europa.
I rappresentanti dei 10 paesi, riuniti recentemente a Mosca per la firma dell’intesa, hanno illustrato un percorso su come lavorare insieme per mantenere la regione priva di malaria.
La strategia tecnica globale dell'Oms per la malaria 2016-2030 è stata adottata dall'Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2015 con la Risoluzione WHA68.2: Strategia tecnica globale e obiettivi per la malaria 2016-2030.