Il 20 settembre é stato approvato in Stato-Regioni il Piano nazionale della ricerca sanitaria (PNRS) 2017-2019, con i relativi modelli di bando. I progetti di ricerca per il 2017-1209 dovranno avere durata triennale e una forte portata innovativa. Il che tradotto significa iniziative di ricerca biomedica innovativa e tutto ciò che può portare allo sviluppo di nuove scelte “di indirizzo” per il sistema sanitario.
È prevista anche un'apposita sezione dedicata ai giovani ricercatori, con uno “starting grant” per gli under 35 e progetti per gli “innovatori” sotto i 40 anni. Va distinto questo schema che punta alla ricerca biomedica innovativa e i bandi sulla ricerca di base che compete al Miur e non al ministero della Salute, che invece gestisce questo capitolo.
Delle risorse disponibili, il 50% è destinato ai progetti di ricerca applicata “change promoting” e le restanti per iniziative “theory-enhancing”, più legate all'acquisizione di nuove conoscenze. Le risorse economiche complessive stanziate nel 2016 ammontano a 146,7 milioni di cui 11,4 messi a disposizione dalle Regioni per il finanziamento congiunto con lo stesso ministero.
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