Negli ultimi anni il tema dei flussi migratori è diventato uno degli argomenti principali della politica italiana e internazionale, se non il principale. Addirittura, si è sottolineato come l’immigrazione abbia “cambiato profondamente la fisionomia delle società occidentali” (Piano nazionale d’integrazione dei titolari di protezione internazionale del Ministero dell’Interno).
In questo quadro di attenzione alle conseguenze dello spostamento da un Paese all’altro di centinaia di migliaia di persone, nel 2014 la Camera dei deputati ha deciso di istituire la Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattamento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate. Vale la pena ricordare che la delibera istitutiva del 17 novembre 2014 (modificata e integrata dalla delibera del 23 marzo 2016) attribuisce alla Commissione di inchiesta – tra gli altri - il compito di verificare “le misure adottate in tema di profilassi e assistenza sanitaria, a tutela della salute dei migranti e della popolazione residente”. Il tema dell’accoglienza dei migranti è spesso affrontato sulla base di approcci emotivi, basati su visioni morali, paure o diffidenze. Questo approccio risulta addirittura amplificato se si pensa ai profili sanitari che accompagnano un imponente fenomeno migratorio. Uno dei compiti della Commissione è di far sì che le scelte di politica nazionale in questo ambito avvengano sulla base di approfondimenti e riflessioni accurate della materia.
L’onorevole Federico Gelli , Presidente della Commissione parlamentare, ha voluto offrire al Parlamento, ma anche all’opinione pubblica, un contributo di chiarezza sulle misure di politica sanitaria da mettere in campo, cercando di distinguere i problemi da affrontare dagli aspetti che – invece – non dovrebbero creare allarme. Tra l’altro Gelli dimostra come spesso alcuni luoghi comuni - o paure - si scontrano con le risultanze della concreta attività di assistenza. In particolare, sembra soprattutto il caso di sottolineare quanto sia infondato il timore di una diffusione incontrollata di malattie infettive. Tra gli obiettivi del suo intervento Gelli indica la volontà di avanzare in spirito costruttivo, proposte per migliorare la risposta pubblica alle questioni da affrontare.
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