“Ideologica e controversa, specie nel suo definire come terapia sanitaria l’idratazione e la nutrizione artificiale”. Così i Vescovi Italiani, riuniti nel Consiglio Permanente svoltosi a Roma dal 22 al 24 gennaio 2018, hanno definito la Legge sulle Disposizioni di trattamento anticipate, la cosiddetta legge sul fine vita. L’affermazione è stata fatta durante l’esame della posizione delle strutture sanitarie cattoliche in seguito proprio alla legge sulle norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento. I presuli hanno anche riaffermato la necessità di riscoprire l’urgenza morale, l’urgenza spirituale, e l’urgenza sociale in nome del rilancio del Paese. Hanno anche ribadito le responsabilità della politica, l’impegno della comunità ecclesiale.

Nel confronto i Vescovi sono tornati sul tema del lavoro, al fine di raccogliere l’eredità della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, celebrata lo scorso ottobre a Cagliari.

Il Consiglio Permanente ha esaminato l’iter relativo alle Norme concernenti la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto.

Con un comunicato stampa i Vescovi hanno espresso poi solidarietà alla Chiesa e al popolo congolese per il perdurare di un clima di violenza e persecuzione. In documentazione il testo completo del comunicato finale del Consiglio Permanente.

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