Si è insediata la cabina di regia del Piano nazionale sulla cronicità. Il suo compito sarà quello di coordinare a livello centrale l’implementazione del Piano e monitorarne l’applicazione e l’efficacia.
I suoi obiettivi sono:
- guidare e gestire gli interventi previsti dal Piano definendo una tempistica per la realizzazione degli obiettivi prioritari;
- coordinare a livello centrale le attività per il raggiungimento dei singoli obiettivi;
- monitorare la realizzazione dei risultati;
- promuovere l’analisi, la valutazione e il confronto sulle esperienze regionali e locali di attivazione di nuovi modelli di gestione della cronicità;
- diffondere i risultati delle buone pratiche e promuovere la loro adozione sul territorio nazionale;
- raccogliere dati e informazioni sui costi connessi alla gestione della cronicità;
- valutare sistemi innovativi di remunerazione dell’assistenza ai malati cronici e formulare proposte in merito;
- produrre una Relazione periodica sugli obiettivi realizzati e sullo stato di avanzamento dei lavori,
- proporre, quando necessario, l’aggiornamento del Piano;
- proporre la produzione e l’inserimento nella seconda parte del Piano di capitoli dedicati ad altre patologie croniche.
Ne fanno parte oltre al ministero della Salute e alle Regioni anche altri attori istituzionali (Agenas, Iss, Istat ecc) e non (Società scientifiche, Associazioni di tutela dei malati e così via), i rappresentanti della FnomCeo e della Federazione degli infermieri.
La Cabina di regia deve ora elaborare il cronoprogramma e dovrà provvedere al monitoraggio di “secondo livello”, cioè nazionale, dell’attuazione del Piano.
A livello locale ogni Regione è chiamata a sua volta a mettere in piedi dei sistemi di verifica.
L'organismo è presieduto dal direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero, Andrea Urbani.