Avviata all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar la sperimentazione, per la prima volta sull’uomo, di un farmaco innovativo per il trattamento del tumore al fegato.
Il vaccino IMA970A, questo il nome del farmaco, ha un’azione specifica contro l’epatocarcinoma, e agisce inducendo una risposta immunitaria tale da ritardare le recidive o favorire un’ulteriore regressione del tumore dopo il trattamento locale.
Si tratta di uno studio clinico di fase I e II, finanziato dalla UE,a cui partecipano numerosi centri europei. Per l’Italia sono presenti l’Ospedale di Negrar (in collaborazione con l’Università dell’Insubria) e l’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli.
L’epatocarcinoma è la forma di tumore maligno che colpisce con più frequenza il fegato, con una incidenza nel mondo pari a 750 mila casi all’anno; in Italia, nel 2017, sono stati registrati 13 mila nuovi casi.
La sperimentazione è riservata ai pazienti con epatocarcinoma in fase iniziale, candidati ad un trattamento locale: intervento chirurgico, termoablazione o ablazione mediante radiofrequenza e microonde, chemioembolizzazione e radioembolizzazione. Nonostante tali trattamenti possano ottenere una distruzione del tessuto vitale del tumore, nel tempo la malattia è destinata a ripresentarsi o a peggiorare nella maggior parte dei casi, tanto che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 20%. Da qui la necessità di trovare nuove opzioni terapeutiche.
Scopo della ricerca è quello di valutare la tollerabilità del vaccino IMA970A e verificare se questo, somministrato dopo la regressione della malattia ottenuta con il trattamento locale, è in grado di migliorare la prognosi e quindi di aumentare la sopravvivenza.
IMA970A è un vaccino a base multipeptidica. I peptidi contenuti nel vaccino sono stati isolati e selezionati a partire dal tessuto tumorale di epatocarcinomi provenienti da centinaia di pazienti. Questi peptidi sono specifici, in quanto presenti soltanto nell’epatocarcinoma e non nei tessuti sani.
I pazienti che prenderanno parte alla sperimentazione verranno prima sottoposti ad alcuni esami di screening per verificare la loro idoneità a partecipare allo studio. I soggetti che, dopo il trattamento locale, non presentano evidenza di tumore vitale, saranno sottoposti al trattamento sperimentale, attraverso una unica infusione endovenosa di una bassa dose di ciclofosfamide (un farmaco chemioterapico con funzione immuno-modulante).
Dopo pochi giorni sarà dato inizio alla vaccinazione vera e propria, che consiste nella somministrazione intradermica (con ago sottile, a livello della cute del braccio) sia del vaccino IMA970A che di una sostanza adiuvante (che serve cioè a potenziare l’immunogenicità del vaccino e che contiene RNA).
Sono previste 9 somministrazioni totali intradermiche del vaccino: le prime 4 vengono effettuate ogni settimana e le altre 5 ogni tre settimane.
Per informazioni è disponibile il Numero del Cancer Care Center dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria 800 143 143.