Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.24 del 30 gennaio il decreto del Presidente del Conslglio dei ministri 24 novembre 2017 su “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza”. Il provvedimento aveva incassato il 23 novembre dello scorso anno l’intesa Stato-Regioni e disegna il percorso di accoglienza delle donne vittima di violenza, di cui Quotidiano Sanità aveva a suo tempo dato notizia.
Le linee guida, dopo il triage infermieristico, prevedono, salvo che non sia necessario attribuire un codice di emergenza (rosso o equivalente), che alla donna sia riconosciuta una codifica di urgenza relativa - codice giallo o equivalente - per garantire una visita medica tempestiva  (tempo di attesa massimo 20 minuti) e ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari. Alla donna presa in carico dovranno essere assicurate l'assistenza e la protezione richieste dal caso specifico e ne caso abbia fatto accesso al Pronto soccorso con figlie/i minori è opportuno che le/gli stesse/i restino con la madre e che siano coinvolti  nel suo stesso percorso. L'area protetta in cui si eroga l'assistenza rappresenta l'unico luogo in cui la donna  viene  visitata e sottoposta ad ogni accertamento strumentale e clinico e il luogo di ascolto e prima accoglienza (dove anche repertare il materiale utile per una  eventuale denuncia/querela), nel pieno rispetto della sua privacy. Al termine del trattamento diagnostico-terapeutico,l'operatrice/operatore sanitaria/o che ha preso in carico la donna utilizza lo strumento di rilevazione "Brief Risk Assessment tor the Emergency Department - DA5"4, indicato dal ministero della Salute, per essere coadiuvata/o nella elaborazione e formulazione di una corretta e adeguata rilevazione in Pronto soccorso del rischio di recidiva e letalità e per adottare le opzioni di dimissioni descritte nelle linee guida. E le Linee guida prevedono l'aggiornamento continuo di operatrici e operatori, indispensabili per una buona attività di accoglienza, di presa in carico, di rilevazione del rischio e di prevenzione. In documentazione il testo.
 
 

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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