Saranno oltre quattrocento tra specialisti e operatori, provenienti da 38 Paesi, i partecipanti al congresso internazionale sulle cure palliative, organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita in Vaticano.

“Cure palliative: ovunque e da tutti”, questo il titolo dell’evento, è in programma dal 28 febbraio al 1 marzo 2018.

L’incontro “è parte integrante di un progetto dell’Accademia – spiega monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita – volto a diffondere una cultura dell’attenzione al malato terminale, alla qualità della sua vita e della famiglia che ha intorno”.

“Nessuno deve trovarsi da solo nella fase ultima dell’esistenza – continua – e non si deve trascurare l’aspetto spirituale dell’accompagnamento”. 

Ad aprire i lavori Eduardo Bruera, docente a Huston e uno dei massimi esperti in materia. “Il 100% di noi muore – afferma – e le strutture sanitarie che prevedono adeguate cure palliative hanno migliori standard qualitativi nell’accompagnamento dei pazienti”.

“Ma per diffondere le cure palliative – sottolinea Bruera – serve un cambiamento culturale”.

Cinque sessioni per una due giorni che vedrà numerosi esperti confrontare lo stato delle cure palliative nei diversi Paesi, dall’Europa all’Australia, dal Nord America all’Asia e all’Africa. Verranno vagliati gli impegni degli Stati a promuovere questo genere di cure, anche in considerazione delle problematiche di natura economico-sanitaria.

Un incontro dall’approccio multidisciplinare per tematiche che vedono l’intersecarsi di aspetti meramente scientifici con prospettive di natura spirituale, sociale, economica.

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