Fornire un sostegno psicologico qualificato agli agenti di Polizia e Carabinieri e aiutarli ad affrontare le difficoltà legate al loro delicato lavoro. Per tenere sotto controllo lo stress, nemico del ‘sangue freddo’ in azione e anche della serenità nelle famiglie dei lavoratori delle forze dell’ordine. E’ questo l’obiettivo del progetto Spazio di orientamento e aiuto psicologico per le Forze dell’Ordine promosso da Fondazione Poliambulanza tramite i suoi CIDAF (Consultorio Interprovinciale di Assistenza Familiare). Il progetto pilota, che vuole diventare un modello da esportare in altre realtà italiane, è STATO presentato a Brescia alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine nella sede della Fondazione della Comunità Bresciana.
Il progetto Spazio di orientamento e aiuto psicologico per le Forze dell’Ordine durerà un anno e i CIDAF coinvolti sono quelli di Brescia e Travagliato. Si articola in due moduli: il primo di orientamento psicologico e prevede incontri sui principali aspetti psicologici, interpersonali, sociali che connotano l’attività lavorativa; il secondo invece di prevenzione secondaria attraverso una serie di colloqui individuali di sostegno e psicoterapia. In questa occasione sarà posto l’accento su come fronteggiare lo stress, riconoscere il burn-out professionale e identificare i disturbi psicologici, relazionali e comportamentali. Sono previsti, per ogni forza dell’ordine, 75 colloqui di valutazione e orientamento complessivi e 25 pacchetti da 5 colloqui di sostegno psicologico. Tutte le iniziative coinvolgono direttamente il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia e la Questura di Brescia. Il corso sarà tenuto da Marco Freddi e da Angela Ferrandi psicologi e psicoterapeuti della Poliambulanza.
“L’istituto ospedaliero bresciano è da sempre in prima linea per promuovere il benessere psico-fisico a 360 gradi della nostra comunità - sottolinea il prof. Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza -. Siamo partiti dall’esperienza di progetti analoghi per i dipendenti del settore sanità, pure soggetti a stress per il delicato lavoro che svolgono in corsia, i turni, il continuo rapporto con la sofferenza delle persone. Per questo abbiamo messo a disposizione i nostri psicologi, anche per le forze dell’ordine, per un’iniziativa a cui teniamo particolarmente. Evitare disagi, disturbi e problemi alle forze dell’ordine è nell’interesse dell’intera collettività. Siamo quindi pronti a supportarli con attività concrete”.