Istituire un comitato etico per la sperimentazione clinica che sia da riferimento per l’Italia a livello internazionale e di coordinamento per un numero limitato di comitati etici territoriali e settoriali con competenze per aree terapeutiche.
Questa la proposta del Comitato nazionale per la Bioetica, che è intervenuto sulla sperimentazione clinica di medicinali per uso umano, ribadendo l’inscindibilità degli aspetti scientifici dai principi etici.
A tal proposito il Comitato ha approvato all’unanimità una Mozione “Sull’attuazione del Regolamento (U.E.) n.536/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, in materia di sperimentazione clinica di medicinali per uso umano”.
“…Non deve essere ripristinata una dicotomia superata da decenni – si spiega in una nota – sia sul piano teorico che su quello operativo, dai comitati etici presenti negli istituti di ricerca e nelle strutture sanitarie di tutto il mondo, inclusa l’Italia”.
Al comitato etico per la sperimentazione clinica sarebbero affidati “gli aspetti organizzativi ed operativi per la formulazione di un parere unico” e potrebbe “assumere il ruolo di osservatorio efficace, autorevole, capace di comunicare con gli altri comitati etici”.
A composizione interdisciplinare, al suo interno dovranno essere rappresentate competenze etiche, scientifiche e giuridiche e garantiti i requisiti di indipendenza e trasparenza.