“Un ulteriore drammatico taglio di circa un miliardo di euro, che si somma a quelli già previsti al Fondo sanitario nazionale”. Questa la novità contenuta nelle bozze della Legge di stabilità, secondo quanto denunciano da alcuni sindacati di categoria. Secondo la denuncia nell’articolo 46 della manovra finanziaria si prevede che “saranno rideterminati i finanziamenti alle Regioni, ricomprendendo per questa via anche le risorse destinate alla sanità, cui si chiede un ulteriore sacrificio di 1.800 milioni per il 2016, 3.980 milioni di euro per il 2017 e 5.480 per ciascuno degli anni 2018 e 2019”.

Una riduzione dei contributi, spiegano alla Cgil Funzione pubblica, che metterà in ginocchio il Servizio sanitario nazionale. “La richiesta alle Regioni di un ulteriore contributo alla finanza pubblica si tradurrà inevitabilmente, come tutti sanno, in nuovi tagli alla sanità, con la drastica riduzione delle prestazioni ai cittadini” conclude la denuncia secondo la quale in pratica si “ripete lo stesso schema dello scorso anno: il governo taglia alle Regioni, con queste ultime che tagliano la sanità. Si sta cancellando progressivamente il diritto alla salute”.

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