A causa delle lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e dei costi in alcuni casi proibitivi di quella privata non accreditata, nel 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria.

Questi i dati del Censis, a cui si aggiungono i 3 milioni di italiani che non sono autosufficienti, con una spesa annua per le famiglie di circa 10 miliardi. Nel complesso - continua il Censis nel rapporto 2014- circa la metà delle famiglie italiane ha dovuto rinunciare in un anno ad almeno una prestazione di welfare, dalla sanità all'istruzione, al socio assistenziale e al benessere. Le quote più elevate sono "nei comuni con al massimo diecimila abitanti (dove oltre il 59% delle famiglie ha razionato le spese nel welfare), nelle regioni del Sud e Isole (57%), tra le famiglie monogenitoriali e i "Millenials", si legge nello studio.
"Gli italiani pagano il 18% della spesa sanitaria totale - cioè, oltre 500 euro procapite all'anno - contro il 7% della Francia e il 9% dell'Inghilterra". "Il 53,6% degli italiani dichiara che la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga di tasca propria molte delle spese che un tempo venivano coperte dal sistema di welfare nazionale".

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