“Tutela della salute: un diritto ancora esigibile?” è il titolo del Convegno organizzato dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza, di Torino, nella ricorrenza del quarantesimo anniversario della Riforma sanitaria e della Giornata Mondiale del Malato. Il Convegno, che avrà luogo a Torino il 28 febbraio (il programma è nella home del sito ARIS.), intende avviare una riflessione sulla validità attuale del dettato costituzionale che definisce la tutela della salute diritto fondamentale dell’individuo, così elevandolo rispetto agli altri diritti dalla stessa Carta riconosciuti.
Nel solco dell’insegnamento evangelico “Predicate il Vangelo e curate i malati”, da sempre il Cottolengo ha considerato l’attenzione per gli indigenti, la cura per il malato, la relazione con chi soffre, elementi centrali della missione e dell’opera cottolenghina in una visione complessiva che vuole promuovere il valore della vita e la dignità della persona in ogni ambito e tempo della sua esistenza.
Attraverso il ruolo del Presidio Ospedaliero Cottolengo, integrato nella rete sanitaria regionale e da sempre guidato, nel proprio operare, dalla missione assegnata dal Fondatore, abbiamo potuto cogliere, in questi anni, l valore del servizio sanitario come elemento di coesione sociale, unitamente ai segnali di trasformazione del bisogno sanitario, ma anche di recepire oggi, con preoccupazione, il manifestarsi, nel quadro nazionale, di nuove emergenze, causate da crescenti difficoltà a mantenere livelli di assistenza adeguati e solidali, con pesanti ricadute sugli individui e sulle famiglie.
E’ in un momento come quello che stiamo attraversando che si sente forte la necessità di una riflessione sull’evoluzione di una organizzazione sanitaria che deve riaffermare la centralità della cura della persona come valore di una comunità e di una scienza medica nella quale la prospettiva di un continuo sviluppo, di una crescita tecnologica e di una ricerca esasperata, a volte appare solo tesa al superamento di limiti, dimenticando l’uomo e la sua dignità.
“La centralità dell’individuo e la profezia di speranza- si legge nella brochure di presentazione - sono valori fondamentali del mondo della salute, come segno di una comunità ospitale e garanzia di un diritto che è dono esclusivamente dedicato alla persona”.