Un terzo degli italiani ammette di pagare le visite mediche in nero. E il 14,4% fa a meno della fattura quando passa alla cassa nello studio del dentista. I dati, contenuti in una ricerca del Censis sulla “sostenibilità del welfare italiano. Un fenomeno molto diffuso, stando al rapporto del centro studi, in base al quale nell’ultimo anno “al 32,6% degli italiani è capitato, direttamente o a un membro della famiglia, di pagare prestazioni sanitarie o di welfare in nero”. La percentuale, rileva la ricerca, sale al 41% nel Meridione e si attesta al 36,4% al Centro, mentre al Nord-Ovest la percentuale si ferma al 28,6% e al Nord-Est al 17,1%. Per quanto riguarda le sole visite mediche specialistiche, “sono state pagate in nero nel 31% dei casi al Sud, nel 23,7% al Centro, nel 19,2% al Nord-Ovest e solo nel 5% delle situazioni al Nord-Est”, spiega il centro studi. Hanno invece pagato prestazioni odontoiatriche senza fattura il 19,2% degli intervistati del Centro, il 17,9% del Sud e Isole, il 12,7% del Nord-Ovest e il 5,8% del Nord-Est. Proprio il Nord-Est però si distingue per il dato relativo alle ripetizioni private di matematica, lingue o altre materie, visto che “il 4,5% degli intervistati residenti in questo territorio ha ammesso di aver acquistato il servizio in nero contro il 2,7% del Centro e l’1,1% del Sud e Isole”.