“Dobbiamo cingerci di verità. Non si può fondare nulla di buono sulle trame della menzogna o sulla mancanza di trasparenza. Ricercare e scegliere sempre la verità non è facile; è però una decisione vitale, che deve segnare profondamente l’esistenza di ciascuno e anche della società, perché sia più giusta, perché sia più onesta”.
Così Papa Francesco a Prato nel corso dell’incontro con la cittadinanza, prima di recarsi a Firenze al 5° convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
E ancora “Ci è chiesto di uscire per avvicinarsi agli uomini e alle donne del nostro tempo. Uscire, certo, vuol dire rischiare, ma non c’è fede senza rischio. Una fede che pensa a se stessa e sta chiusa in casa non è fedele all’invito del Signore, che chiama i suoi a prendere l’iniziativa e a coinvolgersi, senza paura”.
Alla folla accorsa a salutarlo il Pontefice ha ribadito “Di fronte alle trasformazioni spesso vorticose di questi ultimi anni, c’è il pericolo di subire il turbine degli eventi, perdendo il coraggio di cercare la rotta. Si preferisce allora il rifugio di qualche porto sicuro e si rinuncia a prendere il largo sulla parola di Gesù. Ma il Signore ci sprona. Desidera che nasca in noi una rinnovata passione missionaria e ci affida una grande responsabilità”.