10mila persone provenienti da 12 differenti Paesi sono parte dei numeri di un sondaggio dell’Oms sul tema dell’antibiotico-resistenza.

Presentata in occasione della prima “World Antibiotic Awareness Week”, la settimana mondiale dedicata alla consapevolezza sugli antibiotici, in programma dal 16 al 22 novembre 2015, l’indagine ha rivelato come il 64% degli intervistati sia convinto che gli antibiotici siano efficaci anche nel trattamento di influenza e raffreddore, patologie causate da virus e quindi non rispondenti a questo tipo di farmaci, che agiscono sui batteri. Il 32% interrompe la terapia antibiotica dopo i primi miglioramenti, senza completare il ciclo terapeutico prescritto.

“L’aumento del fenomeno dell’antibiotico-resistenza – ha spiegato Margaret Chan, Direttore generale dell’Oms – individua una crisi sanitaria globale. Ora i governi riconoscono tale fenomeno come una delle maggiori sfide per la salute pubblica”.

Questo fenomeno rappresenta infatti “una delle più grandi sfide del XXI secolo in ambito salute – ha precisato Keiji Fukuda, rappresentante speciale del Direttore generale per la Resistenza antimicrobica – e richiede un cambiamento globale nel comportamento degli individui e della società”.

“La resistenza agli antibiotici – ha continuato l’esperto – sta compromettendo la nostra capacità di trattare le malattie infettive e minando molti progressi nel campo della medicina”. 

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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