L'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria "cura" la salute dei cittadini anche attraverso la salvaguardia dell'ambiente. Una "scelta green" quella del nosocomio di Negrar iniziata oltre vent'anni fa e culminata oggi con la realizzazione della nuova palazzina, che sarà terminata entro l'estate. La struttura di quattro piani diventerà l'unico ingresso dell'ospedale e ospiterà il Punto prelievi, l'Area donatori e il Servizio pre-ricovero chirurgico oltre agli uffici amministrativi. La nuova struttura è dotata di un sistema fotovoltaico con una capacità di 100 kW, tale da renderla quasi completamente autonoma da altre fonti di energia. Inoltre da pochi mesi è in funzione un cogeneratore che da un unico vettore energetico, il metano, produce energia termica ed elettrica, con un risparmio all'anno, in termini di emissioni in atmosfera, di circa 2 milioni e 325mila tonnellate di anidride carbonica rispetto alla stessa produzione energetica con centrali termo-elettriche convenzionali.
"Il risparmio energetico per noi è sempre stata una scelta etica prima che economica - afferma l'amministratore delegato, Mario Piccinini -. Noi siamo un ospedale quindi ci occupiamo della salute dei cittadini anche contribuendo ad abbattere uno dei più importanti fattori di rischio di molte patologie, qual è l'inquinamento". Era il 1995 quando l'ospedale di Negrar si è dotato di tecnologie in grado di economizzare il consumo di energia elettrica in base alla richiesta contingente (tecnologie inverter) e di lampade a basso consumo. Lo stesso per il combustibile della centrale termica. Con l'installazione delle alte tecnologie per il trattamento dei pazienti e la climatizzazione di tutti i reparti, i consumi di energia elettrica hanno subito negli ultimi anni un'escalation (oggi il fabbisogno energetico medio è di 2.500 Kw fino a picchi di 4.500 Kw in estate), tale da portare alla decisione di dotare l'ospedale di un cogeneratore.