I farmaci, i defibrillatori impiantabili e l’ablazione transcatetere rappresentano le opzioni più comuni per i pazienti affetti da aritmie ventricolari minacciose per la vita. Alcuni pazienti, tuttavia, non possono giovarsi di queste metodiche a causa della loro storia cardiaca, fatta di interventi cardiochirurgici precedenti, della presenza di valvole cardiache meccaniche o di trombi nel ventricolo sinistro.

Per venire incontro alle esigenze di queste persone, all’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA) per la prima volta in Italia è stato trattato con radioterapia stereotassica (STAR) un paziente con aritmie ventricolari a rischio imminente di vita. Il trattamento è stato realizzato grazie a un lavoro interdisciplinare che ha coinvolto le UOC di Radioterapia Oncologica e di Cardiologia dell’Ente, che hanno effettuato l’innovativo trattamento con l’acceleratore lineare di ultima generazione TrueBeam della Varian.

 

Il paziente ha eseguito una diagnostica pre-trattamento con valutazione aritmologica, TAC, SPECT e PET cardiaca. Il bersaglio da colpire con le radiazioni è stato delineato con estrema precisione grazie alla collaborazione di cardiologi, radioterapisti e radiologi, mentre il piano di trattamento è stato definito ed approvato dal fisico sanitario e dal radioterapista. L’utilizzo dell’acceleratore di ultima generazione TrueBeam, in dotazione dallo scorso giugno all’ospedale Miulli, ha consentito un tempo di trattamento rapidissimo di soli 6 minuti.

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