Conclusa la ricerca in tema di riabilitazione che otto IRCCS e quattro tra i maggiori CdR aderenti ad ARIS hanno condotto in collaborazione con AGENAS e con la supervisione tecnica della Fondazione Zancan. Ora dal contesto nazionale bisogna passare a quello europeo, questa la strada da intraprendere secondo quanto è stato discusso recentemente dai protagonisti dello studio, riunitosi recentemente a Roma, presso la sede nazionale dell’Associazione.
Si è cercato di capire come poter dare continuità e sviluppo a tale indirizzo di ricerca, che considera nel contempo profili di carattere clinico-scientifico ed aspetti di ordine organizzativo-gestionale ed amministrativo.
La proposta presa in esame, attualmente allo studio dei soggetti interessati, e' finalizzata ad alzare l'asticella nel campo della riabilitazione e a favorire un più' adeguato ed esplicito riconoscimento del ruolo crescente che tale disciplina va assumendo nei moderni sistemi sanitari, in diretta conseguenza dell’ incalzante ritmo di innovazione.
E’ necessario, quindi, guardare al di la' dei confini nazionali e porre a confronto le varie tipologie di servizi di riabilitazione presenti nei Paesi dell’Unione Europea, considerando il percorso storico, la dimensione valoriale, la particolare fisionomia di ciascuno e il livello di priorita' che alla riabilitazione e' riconosciuto nelle singole realtà' nazionali.
Gli istituti e presidi aderenti ad ARIS, impegnati sul fronte della medicina riabilitativa sia dal punto di vista clinico che nella ricerca scientifica, intendono impegnarsi in tal senso, anche in vista delle normative che consentono e favoriscono la libera circolazione dei pazienti nell'ambito dell'UE.