E’ operativa già da qualche giorno la Sensory Room Nirvana presso la Poliambulanza di Brescia. Come già comunicato si tratta di uno spazio situato nella nuova palestra del Dipartimento di Riabilitazione, attrezzato per realizzare un sistema di analisi del movimento nel paziente neurologico con deficit motori e cognitivi - che ha avuto per esempio un trauma cranico o è stato colpito da ictus o affetto da altre malattie neurodegenerative come la malattia di Parkinson – per rilevare il comportamento assunto, o per capire come scenari modificati possono aumentare il potere stimolante. In questo modo il percorso riabilitativo, oltre ad essere di grande efficacia, risulta personalizzato e anche molto divertente. In pratica è come se il paziente neurologico entrasse in un supermercato virtuale con una lista della spesa. Il compito consiste nel prelevare dai vari scaffali i generi alimentari, indicati sulla lista, e riporli nel carrello. Oppure è come se si trovasse davanti ad una parete su cui appaiono tanti palloncini colorati; con il compito di far scoppiare solo quelli rossi. Sono solo alcuni esempi dell’esperienza proposta ai pazienti all’interno della Sensory Room Nirvana. Scenari verosimili proiettati sulle pareti e sul pavimento invitano il paziente neurologico a interagire con stimoli visivi e acustici come fossero reali, per realizzare un compito, senza l’ausilio di occhiali o altri elementi . Ad esempio in caso di assenza di percezione del lato sinistro dello spazio si attiva una serie di stimoli che induce il paziente a prenderne maggiore consapevolezza, attraverso il coinvolgimento dell’intero corpo, a differenza di quanto accade con gli strumenti tradizionali.
Nel reparto dedicato è stato inoltre creato un vero e proprio ‘bilocale’ dotato di cucina e bagno, attrezzato, un vero e proprio appartamento di terapia occupazionale, in cui pazienti con esiti di ictus o altre malattie invalidanti e i familiari sono così messi nella condizione di affrontare, già in Ospedale, le difficoltà delle attività quotidiane e riacquisire autonomia grazie all’aiuto di un terapista occupazionale. Questo permette di verificare quali possono essere le soluzioni più funzionali per costruire quindi a casa un ambiente accessibile.