“Mai pù invisibili” è lo slogan che si leggerà sugli striscioni esposti nelle diverse strutture socioriabilitative che si occupano di dipendenze, in modo particolare da sostanze stupefacenti, in occasione della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, in programma venerdì 26 giugno 2020.
Giorgio De Cristoforo, Presidente di Casa Rosetta, parla di questa problematica, purtroppo ancora drammaticamente attuale, attraverso le pagine del quotidiano La Sicilia, denunciando una sorta di “resa generalizzata” verso un male considerato “quasi ineludibile parte di una modernità”.
I dati restano allarmanti: in Italia muore una persona al giorno per cause direttamente collegate alla droga, con un profitto per il narcotraffico di 60 miliardi di euro.
I dipendenti patologici sono circa mezzo milione, di cui solo un terzo viene seguito. Le persone che riescono ad accedere ad una comunità terapeutica sono meno di 15mila. Il consumo avviene in età sempre più precoce, e riguarda “adolescenti o poco più che bambini” scrive De Cristoforo.
Troppo spesso il problema viene ancora sottovalutato e considerato “come una specie di innocua abitudine”, ma le conseguenze che ne derivano sono devastanti. Celebrare la Giornata mondiale contro la droga ha sicuramente come intento attirare l’attenzione dell’intera opinione pubblica, prima di tutto delle istituzioni, ma soprattutto significa tradurre la riflessione su questa problematica in propositi concreti di aggiornamento dei servizi e adeguamento delle normative, ferme agli anni 90 e quindi ormai inadeguate.
Solo con interventi mirati, repentini e sistematici si potrà far fronte ad un dramma che interessa ancora una parte rilevante della società attuale.