Riflettori accesi sul tumore al pancreas, una delle malattie oncologiche più temute, con un trend di casi in aumento che lo classifica tra le patologie emergenti. In occasione della recente Giornata Mondiale, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, in collaborazione con Associazione Nastro Viola e Fondazione Nadia Valsecchi, hanno promosso l’incontro “Il Gemelli per i pazienti, i pazienti con il Gemelli”. Una occasione per far sentire il supporto e la vicinanza alle persone con tumore al pancreas e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce, unica arma nella lotta a questo tumore che solo in Italia fa registrare oltre 14.000 nuovi pazienti ogni anno1.

“Il tumore al pancreas può essere preso in tempo” è, infatti, il claim della campagna che il Centro Chirurgico del Pancreas del Gemelli e il Centro di Ricerche Malattie del Pancreas della Università Cattolica hanno lanciato per sottolineare come il riconoscimento di alcuni campanelli di allarme e dei fattori di rischio siano fondamentali per diagnosticare tempestivamente questa patologia e renderla operabile.

La campagna sarà al 100% digital con attività sul web e sui social.

Cuore dell’iniziativa il sito www.centropancreasgemelli.it, un portale interamente dedicato a un organo per certi versi ancora misterioso, che i pazienti e non solo potranno consultare per ottenere informazioni, azzerare dubbi e conoscere il percorso più idoneo da intraprendere.

Fumo, alcol, obesità, diabete e familiarità i 5 principali fattori che possono contribuire all’insorgenza del cancro al pancreas: a causare il 25-30% dei casi è il tabacco, mentre il consumo di bevande alcoliche può far aumentare la probabilità di sviluppare una pancreatite cronica (in 7 casi su 10) che predispone all’adenocarcinoma pancreatico. A essere nel mirino anche una dieta ricca di grassi animali e zuccheri raffinati (il 12% dei tumori è correlato all’obesità) e la presenza di diabete. Una volta diagnosticato, il tumore al pancreas può essere sconfitto solo se preso in tempo.

“Ad aumentare le possibilità di superare uno dei tumori più aggressivi, seconda causa di morte per cancro nel 2030 dopo quello al polmone, è l’intervento chirurgico – ha sottolineato Sergio Alfieri, Direttore Centro Chirurgico del Pancreas Gemelli - L’emergenza sanitaria in corso, causata dal nuovo Sars-Cov-2, ha travolto e stravolto il nostro Servizio Sanitario Nazionale con un notevolissimo impatto sui malati oncologici, soprattutto sui pazienti con tumore al pancreas che richiedono un approccio integrato in Centri specializzati. Basti pensare che in Italia è del 22% in meno la percentuale dei pazienti operati rispetto allo stesso semestre del 2019. Dato allarmante ancora più evidente nella Fase 1 della pandemia con il 34% in meno di interventi chirurgici2. In controtendenza, il nostro Centro Pancreas ha accolto anche pazienti provenienti da altri Centri, registrando un aumento del 15% dell’attività chirurgica pancreatica nel primo semestre di quest’anno. Questo è stato possibile grazie all’organizzazione in tempi record di un Covid Hospital in un edificio separato dal corpo centrale, che ci ha permesso di non sospendere i percorsi oncologici come purtroppo accaduto in molte realtà italiane”.

Ed è a supporto dei pazienti che in questa situazione di emergenza sanitaria il Centro Chirurgico multidisciplinare del Gemelli ha messo a punto Apptrack Pancreas, un’app che monitora da remoto il paziente sia in fase pre-operatoria, sia nel corso della degenza, sia a domicilio al rientro a casa. Una digitalizzazione del percorso diagnostico-terapeutico innovativa, quella voluta dal team multidisciplinare del Gemelli, per garantire una presa in carico costante e a 360°. L’app, terminata nella sua fase progettuale, dopo un periodo di prova sarà resa disponibile per tutti i pazienti.

 

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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