Riavviati al Presidio Sanitario San Camillo di Torino gli “Update for lunch”, una serie di incontri utili per condividere progetti ed esperienze della struttura piemontese, temporaneamente interrotti a causa della pandemia.
Gli eventi sono stati ripresi con un appuntamento dedicato a tema della “Teleriabilitazione con l’action observation per le persone con malattia di Parkinson”, un progetto che ha permesso di partecipare al Bando “Vivo meglio” della Fondazione CRT, che il Presidio San Camillo ha portato avanti con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, e le associazioni AIP e AIGP.
Il cammino della struttura nel campo della riabilitazione della malattia di Parkinson va avanti da circa 20 anni in un’ottica di multidisciplinarietà, con conseguenti risposte terapeutiche mirate a rispondere alle diverse esigenze dei differenti pazienti, che negli anni sono stati oltre mille. Un percorso che ha permesso di costruire importanti legami sia con i soggetti seguiti che con le altre associazioni, a dimostrazione che la riabilitazione non è solo tecnica ma anche relazione.
Per rispondere alle chiusure e al distanziamento imposti dalla pandemia è stato messo a punto un progetto di action observation, che ha permesso, tra l’altro, di allargare l’attività riabilitativa del Presidio, che spesso non riesce a rispondere a tutta la mole di richieste.
E’ stata creata una web application, che costituisce la prima fase del percorso, e che permette al paziente di eseguire gli esercizi di riabilitazione nel luogo a lui più consono, senza dover per forza recarsi in struttura. A questo primo step segue quello successivo di vera e propria sperimentazione.
Il soggetto viene valutato, in struttura, mediante una visita fisiatrica, ed inizia il trattamento, personalizzato, in presenza. Al termine del ciclo viene proposto il percorso di teleriabilitazione previa verifica delle abilità informatiche della persona che deve sottoporsi al servizio riabilitativo. Anche questo tipo di percorso presuppone un piano terapeutico personalizzato, identificando gli esercizi da effettuare (10-12 esercizi che impegnano la persona per 40-45 minuti) per un periodo di 5 settimane, al termine delle quali si rientra in struttura dove vengono verificati i risultati raggiunti.
I riscontri di questo percorso sperimentale sono stati del tutto positivi, tanto che la teleriabilitazione è stata recepita e considerata appieno come parte integrante del processo riabilitativo.