Sono oltre 20 le giornate più importanti dedicate alla salute nell'arco del 2016. Il nuovo anno vedrà per la prima volta la giornata dedicata alla fertilità, il 'Fertility Day' voluta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin il 7 maggio, e una dedicata alla salute della donna, il 22 aprile, approvata sempre dal ministro della Salute su proposta del Comitato Atena Donna. Fari puntati, quindi, sulla salute femminile e la tutela della fertilità che come spiega Eleonora Porcu,Responsabile del Centro di Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita, Università di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, "vede una delle sue fasi cruciali nell'adolescenza. E' importante programmare visite periodiche, per analizzare la situazione sotto il profilo riproduttivo e ormonale" spiega Porcu, che evidenzia anche come per la salute dell'apparato riproduttivo siano importanti l'abitudine a 20 minuti al giorno di camminata a ritmo sostenuto, e l'alimentazione con meno zuccheri semplici e senza eccesso di grassi.  Secondo l'esperta, presidente del tavolo consultivo sulla fertilità del ministero della Salute "è necessaria la messa in atto di un processo di educazione e informazione, di costruzione di una cultura specifica su questi temi, come il ministero sta cercando di fare". "Come donne dobbiamo essere consapevoli che il nostro sistema riproduttivo è a tempo, e che alcune terapie, come ad esempio quelle per sconfiggere i tumori, possono mettere a rischio precocemente la fertilità - aggiunge Porcu - il Ministero sta lavorando per identificare le strutture dedicate e più qualificate per la presa in carico del problema globale della tutela della fertilità". "Strutture con un approccio multidisciplinare- spiega-in cui sia presente un medico esperto di medicina e chirurgia della fertilità,figura nuova, il chirurgo, il radioterapista, l'immunologo e altre varie professionalità". Ma il problema dell'infertilità riguarda anche gli uomini , come sottolinea il professor Pierfrancesco Bassi, direttore della clinica urologica del Policlinico Gemelli, che punta l'attenzione, oltre che sulle "infezioni genito-urinarie, difficili da scoprire preventivamente, sul varicocele, cioè le vene varicose del testicolo che compaiono intorno ai 15-18 anni e che poi aumentano la temperatura del testicolo stesso e inevitabilmente portano a sterilità". "Una volta c'era la visita di leva- aggiunge- ora sarebbe auspicabile che intorno ai 18 anni i ragazzi prima di passare dal pediatra al medico di famiglia facciano una visita. Il varicocele si può sistemare con un piccolo intervento". Ma nel prossimo anno gli occhi saranno puntati anche sull'epatite, in particolare quella c, e sui tumori. Per l'epatite spiega il professor Antonio Gasbarrini direttore di Gastroentelorogia del Gemelli e coordinatore dell'Alleanza per l'epatite, "e' stato fatto un buon lavoro, ma l'attuale sistema del costo dei farmaci ha fatto sì che si trattassero solo i pazienti più gravi, 30mila, e la speranza e' che si riesca a risolvere il problema degli altri 300mila malati riconosciuti per un codice di esenzione della patologia, a cui e' stata data meno priorità. L'augurio e' che con l'arrivo di nuovi farmaci e la riduzione dei prezzi degli attuali dopo aver trattato i pazienti più gravi si riesca a trattare quelli che lo sono meno".

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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