E’ in programma il prossimo 23 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Terapia Occupazionale, il convegno scientifico, promosso dalla Fondazione Don Gnocchi e dall’Università degli Studi di Milano, che vedrà al centro dei lavori il ruolo del terapista occupazionale nei percorsi di assistenza e cura accanto alle persone con fragilità.
L’evento, che si svolgerà a Milano nell’Aula Magna dell’ateneo, è rivolto in particolare a terapisti occupazionali, medici, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, educatori professionali e terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Gratuito, con accreditamento ECM, il convegno ha ottenuto il patrocinio di World Occupational Therapy Day, della SITO (Società Tecnico Scientifica Italiana di Terapia Occupazionale) e dell’AITO (Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali).
Il nostro Paese è oggi fanalino di coda in Europa per il numero di professionisti che si occupano di questa disciplina. Se ne contano solo 4 ogni 100 mila abitanti, contro i 59 in Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, dove il terapista occupazionale è una professione fondamentale, pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative.
Su 11 corsi di laurea in Terapia Occupazionale presenti in Italia, uno, promosso dall’Università degli Studi di Milano, ha la sede di didattica e tirocinio anche alla Fondazione Don Gnocchi, con 63 studenti iscritti nell’anno accademico 2020/2021.
Al centro di lavori del convegno: le modifiche delle abitudini e degli stili di vita apportate dal periodo di lockdown e dalle restrizioni legate alla pandemia; il ruolo della terapia occupazionale nei percorsi di continuità assistenziale accanto a persone con disabilità o pazienti anziani affetti da demenza; il supporto garantito dalle tecnologie assistive nella terapia occupazionale con pazienti con gravi cerebrolesioni e le prospettive offerte dalla teleriabilitazione negli approcci di terapia occupazionale con bambini e adolescenti con disturbi dello sviluppo.
“Il terapista occupazionale – spiega Rosa Maria Converti, responsabile DAT-Domotica-Ausili-Terapia occupazionale della Fondazione Don Gnocchi - è un professionista sanitario che opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione attraverso un approccio centrato sulla persona, promuovendo la salute e il benessere mediante “l’occupazione”. La terapia occupazionale è fondamentale, perché contribuisce allo sviluppo delle abilità e alla riabilitazione di persone affette da disabilità fisiche o mentali, fornendo loro gli strumenti necessari per raggiungere la completa autonomia”.