Con oltre 3 mila pazienti trattati - più di 2500 adulti e oltre 500 pediatrici - il Day Hospital Post-Covid della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS taglia il traguardo di due anni di attività.
Un bilancio molto positivo sia sul fronte dell’assistenza ai pazienti che della ricerca.
Nato da un’intuizione rivelatasi in seguito vincente (nel mondo si stimano oggi almeno duecento milioni di persone affette da Long Covid), questo Day Hospital multidisciplinare è stato attivato a distanza di soli due mesi dall’esordio della pandemia di Covid-19.

“Dall’inizio della nostra attività, abbiamo valutato 2.518 pazienti provenienti da tutta Italia, di età media 50 anni, per il 53% uomini – ha commentato Francesco Landi, Direttore UOC Medicina Interna Geriatrica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - La maggior parte di queste persone era stata ricoverata in ospedale (62%) e il 15% di loro aveva avuto necessità di cure in terapia intensiva. Abbiamo potuto valutare come solo il 20% dei pazienti a una distanza di 3 mesi dalla fase acuta di malattia aveva una guarigione completa, non riferendo più alcun sintomo Covid-relato. I sintomi persistenti più comunemente lamentati dai nostri pazienti sono stati fatigue (64%), dispnea da sforzo (63%), disturbi del sonno (45%), deficit di attenzione e memoria (38%), palpitazioni (35%), artralgie (35%), mialgie (35%), parestesie (28%)”.
“Il quadro generale dei sintomi – ha spiegato Matteo Tosato, UOS Day Hospital Post- Covid del Gemelli – sta evolvendo negli ultimi mesi; l’impressione è che il Long Covid successivo alla variante Omicron sia ‘diverso’ da quello conseguente alle varianti precedenti. Ma è presto per trarre conclusioni certe poiché Omicron sta circolando da pochi mesi e sono ancora pochi i pazienti con Long Covid Omicron-relato che abbiamo valutato finora. Una primissima analisi sembrerebbe suggerire come la prevalenza di Long Covid e il numero di sintomi lamentati sia inferiore nei pazienti guariti da Omicron”.

Il Long Covid purtroppo non risparmia nemmeno bambini e ragazzi, una popolazione rimasta spesso ai margini dell’attenzione generale per il fatto di presentare in genere forme lievi se non del tutto asintomatiche di Covid-19. Presso l’ambulatorio Post - Covid Pediatrico del Gemelli a oggi sono seguiti 530 bambini; 168 di questi hanno presentato una sintomatologia persistente per almeno 6 settimane dall’infezione acuta e per questo sono stati sottoposti a valutazioni successive personalizzate. Tra tutti circa trenta presentavano i criteri diagnostici di Long Covid pediatrico.
Accanto all’attività assistenziale prestata alle persone con Long Covid-19 molto importante è stata anche l’attività di ricerca del team del DH Post-Covid, che si è concretizzata con numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di grande prestigio e con diversi i progetti in cantiere. Il team partecipa inoltre al tavolo di lavoro coordinato da Istituto Superiore di Sanità per la definizione di buone pratiche di lavoro sul tema del Long-Covid.
Sul fronte della ricerca pediatrica sono state pubblicate le prime casistiche pediatriche di Long Covid e le prime evidenze di rare, ma possibili, problematiche organiche. Di prossima pubblicazione un lavoro sull’impatto del Long Covid nel nucleo familiare, tematica che indirettamente va comunque a impattare sui minori.
È infine in corso una collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla gestione del Long Covid pediatrico.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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