Rientra nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni del Serafico il convegno, in programma il prossimo19 maggio, che mette al centro l’Istituto di Assisi e la sua architettura.
“Il Serafico d’Assisi - Un’architettura d’autore” è organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale, Comune di Assisi e Academia delle Belle Arti di Perugia.
Numerose le personalità presenti, da Paolo Belardi, presidente del corso di laurea in Design al Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Ateneo perugino e coordinatore dell’evento, alla presidente del Serafico, Francesca Di Maolo, dal vescovo delle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, al sindaco di Assisi, Stefania Proietti, a Giovanni Gigliotti, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi di Perugia.
“Quella del Serafico – spiega Belardi – è una architettura d’autore perché opera di Ugo Tarchi, tra i maggiori esponenti dello stile eclettico e a lungo insegnante all’Accademia delle Belle Arti di Perugia dove ha formato numerosi architetti. L’Istituto, completato nel 1940 ma entrato in funzione nell’ottobre 1947, è infatti uno dei pochi edifici per uso sanitario in stile neo-medioevale presenti in Italia. Una soluzione adottata per renderlo compatibile con la sua collocazione a poche centinaia di metri dal Sacro Convento di Assisi”.
Nel corso dell’evento, esperti del settore interverranno su tematiche di approfondimento.
“Abbiamo voluto questo momento – spiega Francesca Di Maolo – perché la struttura dell’istituto è parte integrante del percorso riabilitativo dei nostri ragazzi. I suoi grandi corridoi, lo spazio esterno, che ci ha consentito di realizzare tra le altre cose un parco, un laboratorio di orticoltura e un percorso sensoriale, sono aspetti che ci permettono quotidianamente di offrire opportunità di relazione e apprendimento per tutti i nostri ragazzi garantendo una qualità del prendersi cura di assoluta eccellenza”.
La parte conclusiva del convegno è affidata ad Emidio De Albentiis, direttore dell’Accademia delle Belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia.